PAROLE CHIAVE
Carie denti, un nuovo batterio 'sotto accusa'
#cariedentale #Selenomonassputigena #Streptococcusmutans #novitàcarie #malattiaparodontale
Dentisti identificano nuove specie batteriche coinvolte nella carie dentale.
Un'ampia ricerca condotta su bambini ha rivelato che la Selenomonas sputigena è un partner chiave di Streptococcus nella formazione delle cavità. Data: 8 giugno 2023. Fonte: University of Pennsylvania.
SALUTE ORALE E PREVENZIONE
University of Pennsylvania.
6/8/20233 min read
In un'importante ricerca condotta su bambini, i collaboratori della University of Pennsylvania School of Dental Medicine e della Adams School of Dentistry e della Gillings School of Global Public Health presso la University of North Carolina hanno scoperto che una specie batterica chiamata Selenomonas sputigena può svolgere un ruolo importante nella causazione della carie dentale.
Da lungo tempo gli scienziati considerano un'altra specie batterica, Streptococcus mutans, che forma la placca e produce acido, come la principale causa della carie dentale. Tuttavia, nello studio, che è apparso il 22 maggio su Nature Communications, i ricercatori della Penn Dental Medicine e dell'UNC hanno dimostrato che S. sputigena, precedentemente associata solo alla malattia parodontale, può agire come un partner chiave di S. mutans, potenziando notevolmente il potere di formazione delle cavità.
Questo è stato un risultato inaspettato che ci fornisce nuove informazioni sullo sviluppo della carie, evidenzia possibili futuri obiettivi per la prevenzione delle cavità e rivela nuovi meccanismi di formazione del biofilm batterico che potrebbero essere rilevanti in altri contesti clinici [1] [2] [3]. La ricerca collaborativa tra la Scuola di Medicina Dentale dell'Università della Pennsylvania e la Scuola di Odontoiatria Adams e la Scuola di Sanità Pubblica Globale Gillings dell'Università della Carolina del Nord ha scoperto che una specie batterica chiamata Selenomonas sputigena può avere un ruolo importante nello sviluppo delle carie dentali.
Finora, gli scienziati hanno considerato un'altra specie batterica, lo Streptococcus mutans, produttore di placca e acido, come la causa principale delle carie dentali. Tuttavia, nello studio pubblicato su Nature Communications, i ricercatori delle Scuole di Medicina Dentale della Pennsylvania e della Carolina del Nord hanno dimostrato che la S. sputigena, precedentemente associata solo alla malattia parodontale, può agire come partner chiave dello S. mutans, aumentando notevolmente la sua capacità di formare cavità.
Questa scoperta inaspettata offre nuove prospettive sullo sviluppo delle carie, evidenzia possibili futuri obiettivi per la prevenzione delle cavità e rivela nuovi meccanismi di formazione del biofilm batterico che potrebbero essere rilevanti in altri contesti clinici. Lo studio è stato pubblicato su Nature Communications il 22 maggio [1].
Le carie sono considerate la malattia cronica più comune nei bambini e negli adulti negli Stati Uniti e nel mondo. Si verificano quando lo S. mutans e altre batterie produttrici di acido non vengono sufficientemente rimossi attraverso il lavaggio dei denti e altre pratiche di igiene orale e finiscono per formare un biofilm protettivo, chiamato "placca", sui denti. All'interno della placca, queste batterie consumano gli zuccheri delle bevande o dei cibi, convertendoli in acidi. Se la placca rimane sul posto per troppo tempo, questi acidi iniziano a erodere lo smalto dei denti interessati, causando la formazione di cavità [1].
Lo studio ha rilevato che, sebbene la S. sputigena sia solo una delle diverse specie batteriche associate alle carie presenti nella placca, e non causa carie da sola, essa ha la capacità di lavorare in sinergia con lo S. mutans, aumentando notevolmente il processo di formazione delle cavità. Lo S. mutans utilizza gli zuccheri disponibili per costruire costruzioni appiccicose chiamate glucani, che fanno parte dell'ambiente protettivo della placca. Gli scienziati hanno osservato che la S. sputigena, che possiede piccoli appendici che le permettono di spostarsi sulla superficie dei denti, può essere intrappolata da questi glucani. Una volta intrappolata, la S. sputigena si moltiplica rapidamente, utilizzando le proprie cellule per creare "superstrutture" a forma di nido d'ape che incapsulano e proteggono lo S. mutans. Il risultato di questa partnership inaspettata, come dimostrato attraverso modelli animali, è una produzione di acido notevolmente aumentata e concentrata, che peggiora significativamente la gravità delle carie [1].
Questa scoperta mostra una interazione microbica più complessa di quanto si pensasse e offre una migliore comprensione di come si sviluppano le cavità dentali, una comprensione che potrebbe portare a migliori metodi di prevenzione delle cavità. Uno degli approcci futuri potrebbe essere quello di disturbare queste superstrutture protettive della S. sputigena utilizzando enzimi specifici o metodi di lavaggio dei denti più precisi ed efficaci [1].
Studio Dentistico
dott. Pierluca Vivaldini
via Brescia 28
25020 GAMBARA - Brescia -
Contatti
030 99 56 178
info@vivaldini.it